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Gian Dàuli

Gian Dàuli

Gian Dàuli, pseudonimo di Giuseppe Ugo Virginio Quarto Nalato, è stato uno scrittore, traduttore e editore italiano, nato a Vicenza il 9 dicembre 1884 e deceduto a Milano il 29 dicembre 1945.

Figlio di un maestro di scuola attivo politicamente, Dàuli si trasferì con la sua famiglia a Venezia nel 1898. Dopo aver completato gli studi di ragioneria, decise di partire per l'Inghilterra, dove soggiornò per quasi tre anni, imparando l'inglese e appassionandosi alla letteratura decadente e simbolista inglese e francese.

Tornato in Italia, tenne seminari e conferenze sul pensiero di Yeats e nel 1907 fondò a Roma la rivista "Mundus Echo Internazional", che pubblicò opere futuriste e di altri autori innovativi. In seguito, fondò altri periodici, tra cui "The Roman Review", dove scrissero anche Moretti e Pirandello, e dirisse il settimanale di spettacoli "Il Tirso".

Durante la sua carriera, Dàuli raccolse attorno a sé un gruppo di giovani scrittori, tra cui Marinetti, Tozzi e Rebora. Nel 1915, il fallimento economico lo costrinse a tornare a Vicenza, ma nel 1916 si arruolò nell'esercito e fu ferito sull'Ortigara. Tornato a Milano, continuò la sua attività editoriale e scrisse diverse opere, tra cui "Il viaggio" e "La biondina in gondoleta".

Dàuli fu anche un importante traduttore, lavorando su opere di autori come Yeats, Joyce e Shakespeare. La sua anglofilia gli consentì un distanziamento prospettico rispetto al provincialismo dell'epoca fascista, che gli permise una modernità non comune e un respiro europeo specifico al proprio pensiero e alle proprie scelte editoriali.

Morì a Milano il 29 dicembre 1945.

 

Elenco opere

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• Cabala bianca


• Ricostruire la vita



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"Tutto quel ch’è nostro e quel ch’è vostro, è normale. Costruisciti una musica artificiale: quanto costa amare un silenzio. Decidi tu cosa sarà giusto per te, morire non è mai stato facile."

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