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I sogni, il tempo

I sogni, il tempo

31.03.2008

Saremo da soli, nel male o nel bene, non esiste niente. Saremo un carcere o belle cose. La presenza è l’atto più importante, ma il gioco era al contrario. Cosa c’era successo fa parte di quel cancro che l’Europa porta da tempo. L’ignoranza è solo una parte nelle persone, diversa se vuoi, da cosa ci potevamo aspettare. Chi vuol rubare l’identità è un male che dà fastidio; lo elimineranno ancora, il voler sembrare.

Un’esistenza sembra alternativa a cos’è l’ovvio. Così doveva andare, lo lasciamo dire solo ai capi, che sono anche una parte del nostro cervello, come cosa abbiamo associato al nostro cibo preferito. Tante volte la vita ci potrebbe dare qualcosa in più. Hai visto qualcosa di nuovo? Solo sogni o restare per perdersi. Occorre pensare qualcosa di nuovo, se nuovo è una parola che ha un senso concreto. Non è solo realizzare un sogno; la vita è un sogno. Il resto della frase non serve, è superfluo. Rimane solo cosa serve o cosa non è tuo.

Altre parole possono essere contagiose. Chi non è attaccato al presente? Si dice che la pulizia sia la migliore delle regole in questo tempo, come il bisogno d’ordine sia la base dell’essere umano. Di meglio non si può chiedere, se non sapere di più dal nostro interno, delle appartenenze che oggi potrebbero essere sempre meglio, se amplificate con una voce che manca in molti discorsi. Sapere l’esatto nome del contatto con altre persone, anche quelle non identificate; l’identità è fondamentale, o altri concetti che potrebbero sembrare fascisti in realtà si occupano solo d’arte o del corpo di un essere umano, cioè di un braccio, gli occhi, la testa, le mani o altro. Non è vero che non esiste un ordine, ma è stato offuscato da menti di persone già rese incoscienti, quindi da una profondità divenuta ovvia, o chiari segni creati dalle mancate espressioni di cosa siamo agli altri, di cosa non possiamo dire, per uso di costumi che si dichiarano moderni.

Noi non esistiamo, è già il troppo di chi giustifica la nostra epoca moderna. Tutto è un male o niente è un male. Volare contro il vento o avere tutto ciò che ci serve, ci dobbiamo procurare tutto il mondo in una tasca, il passato remoto tutto come una risorsa. Niente di meglio che uscire appena si rasserena il tempo. Le novità che devono arrivare piombano su di noi, non sono come le persone che perdono gli appuntamenti o i treni. Noi non cambieremo la Terra; lei pensa già a cosa trasformeremo e come deve cambiarci. Dobbiamo adeguarci anche a costruire il nostro discorso di rivoluzione; poi i tempi sono cambiati, era normale.

Un altro giorno si dice per tranquillizzare gli anziani prima di morire. In questo mondo che è forse mio, ci fanno vivere senza registrare quel che di più potrebbe esserci, perché è vietato usare sempre quelle maledette parole: i sogni sono la libertà e la vita. La calma è il segreto di tutte le cose. Negli spazi liberi trovi la soluzione alla tua penitenza. Non è vero un altro mondo senza via di fuga. Esiste un modo di registrare la realtà anche se non puoi uscirne. Noi non possiamo cambiare il mondo; chi ci cambia deve essere uno di quei discorsi, di quel che sembrava essere prima. Invece è ora, come del resto già la noia, ci dà modo di non restare tra quelli dello zoo di Berlino.

Domani è un altro giorno, un frutto di oggi. Cosa fai oggi si troverà domani, ma è una lotta stare in piedi. Si trascorre cosa il tempo ci ha dato per buono, senza guardare invece il necessario. Le giustificazioni non servono; cosa sei è cosa hai fatto. Non credi a un discorso che ci libera o a quelli che ci imprigionano invece? La soluzione è qui, assieme a chi capisce e chi non sa. Non esistono le persone che non capiscono o non possono capire. Un punto fermo non capisce; spostalo in evidenza, non sei tu. 

I discorsi non sono sempre uguali; di sicuro uno positivo e uno negativo. Del resto, vedrai il tempo da solo lava gli errori. C’è scritto, credimi; le persone si fanno grandi e, a volte, finiscono. Ricordi d’aver già incontrato tutti oggi e, il maledetto tempo che passa.

Saremo quel che siamo; non roviniamoci. Sarà soltanto la vita, la nostra realtà che trascorre da una parte. Arabo come discorso, ma almeno vive. Conviene sempre restare senza uguali, quando ci fanno falsi dei mentitori, o liberi dall’esser cose immonde che avranno una fine. Fanno regnare sovrano un sogno sostituito a quello originale in fondo, posto alla realtà poi come vuoi tu, come tu già saprai ma, non ricordi ti hanno dimenticato o, te l’hanno fatto dimenticare quello che poi ben presto ricorderai, per credere di nuovo in quella scatola, quella base.

Bella la vita sfruttata per il lavoro da una formica; il tempo è quel che rimane prima di spegnersi per sempre. Sai dei ragazzi non devono usare parole grandi o smisurate; il mondo è già stato nel bene. Ci sono cose che non si dicono, novità che rovinano, non era vero niente; sarà tutto nuovo ogni giorno, così i nuovi, i più giovani. A volte le persone si fossilizzano nella sua forma, facendo in modo si scoprano sempre le stesse cose. Così vivere un mondo di sogni invece di realizzare un mondo dei sogni… si fanno un mondo e un bene da cosa non si può fuggire, un miraggio resta sempre il sogno compreso, la vita giusto il fatto che si va avanti, non sai invece cos’è un’incognita, la libertà di parlare senza offendere.

Quindi lascia stare, realizzati cosa avevi desiderato poi, fai qualcos’altro senza tagliarti le vene. C’è sempre tempo… dove avrai messo quel maledetto libro delle istruzioni, un male aveva intenzione di ucciderti o farti suicidare, che era meglio, grave come una piaga senza sorta di riuscita. Sembra un tappo all’idee e quello che non doveva esistere o qualcos’altro associato che non si vuol far passare per comune: e comunque son rimasti per sempre, la gloria è per sempre, la nostra vita segnata, com’è oggi non sarà domani, sono ladri d’idee in fondo che nessuno vuol dire, per non macchiarsi di colpe di cui anche loro sono responsabili… quando le persone faranno gli affari propri! Occorre una legislazione che rivoluzioni il cammino degli enti, ci sono questioni interne in ogni epoca dalle quali ognuno può avere i propri profitti e altre che appartengono solo alla generazione in cui noi viviamo, spiegazioni che da solo puoi capire, non organi e trombette ma, situazioni che già da qualche tempo si osservano e risultano essere odierne, sono le più importanti poi per riuscire oggi da cosa hai passato ieri.

I tuoi sogni sono cosa dovevi essere oggi; il dover essere o il dovere sono la chiave per entrare nel mondo di oggi. La mattina è grave di spiegazioni non date, di sicurezze o di affari improbabili, dove la certezza è che esiste il Sole. Le strade sono tante; i discorsi almeno due. Non credere ai mentitori e ai mafiosi della personalità che dicono il mondo è loro, anche quando l’evidenza li vede nel falso.

Un male ci infligge solo la vita oggi, in un modo o solo in un altro. Quel che eri sarà cosa non sarai, come il vuoto nel silenzio, nell’immobilità. Si propone un bene nascosto alla vita, dove nessuno ti porta e nessuno ti spiega. Si vedono carceri che vogliono sembrare o essere libertà oggi fuori dalle mie finestre, non piatti di pasta asciutta serviti per le strade come promesso. Le parole precipitano nell’affare che nessuno ha mai illustrato, il sogno di cosa doveva essere sarà sostituito, ci dicono, appena scesi dal letto. Rubano i progetti per presentarli falsi e non funzionali, tutti cerati con la cera intendo, così per assomigliare a uno zombie, consigli di un buon partito, una buona patria del mondo da cui non si capisce di quale nazione siamo, tutto confuso tra opinioni sbagliate e quelle forse.

Nessuno può parlare o altre forme di degenerazione, tutto deve essere sbagliato, un caos senza ordine… bene per oggi ho chiuso, vado fuori casa. La vita non sembra una ruota e le persone sono distanziate, circoscritte. I conti tornano; non fermarti all’apparenza, anche se non è mai ovvia. Cosa vedi all’interno è la vera apparenza. Tenteranno di farti del male, te lo giustificheranno come pace comune o perché sei nel giusto. Restare fermi è la migliore delle cose nella peggiore delle ipotesi; il non tradimento sarà l’unica guida per uscire da questo guadagno.

Le incognite e le ipotenuse non hanno mai fatto paura a nessuno. Il triangolo o il quadrato sono le prime forme per resistere alle sinusoidi del male. I conti tornano sempre; le quotidiane abitudini che si ripetono nel giorno, le cadenze degli appuntamenti con gli orari, le giornate dopo formano un ritmo che assomiglia alla vita. Ripetere per non cadere, ma non attraverso le persone. In compagnia ti accorgerai del bacato che c’è in lui, in lei, in loro; il paradiso in paragone è animale. Tutto normale lo vadano a raccontare a qualcun altro; niente è più normale. Si colora un giorno di nuovi ideali mai visti e la normalità era proprio quella, non quell’essere sbagliato incontrato o conosciuto. Chi ci tiene assieme dovrà darci delle spiegazioni. Un bene era la vita o il paradiso, continuando più all’interno un’altra realtà o una creatura originale. Cosa sarà mai un’unità di massa da sconfiggere a casa, l’odio e il tumulto delle cose non capite, i rancori tra le persone, tutto qua.

Un domani comincia per giocare a fare la guerra in casa. Un’istituzione sembra irrilevante o forse non vera, come se sconfiggere la normalità fosse burro d’affettare. Una regola non esiste; te lo dice solo chi non vive più da essere umano. Qui si resta solo dopo avere definito delle precise regole pure funzionanti. Ti ritrovi e dopo puoi vivere serenamente il resto della giornata, che non fai niente. Pausa ritorna nella posizione iniziale, la pace dei sensi: perdersi senza di cosa. Saranno preoccupazioni del Comune certo, ma scusa, tu cosa credi di essere, se non solo medicine importanti per guarire.

Mi sento una scatola vecchia abbandonata, sono stato malato, ho avuto la febbre. Solo un piccolo Sole blu, verde o giallo mi dice con coraggio ci saranno giorni migliori, si soffrirà di meno, forse perché lo abbiamo già fatto in passato.



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