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Modernità

Modernità

(dedicata)

Speranze di accigliati genitori
Si disperdono su vagoni di apatia
Di figli stanchi di lussi di facciata
Sempre affamati di bancomat sfiniti

Su palchi osceni si muovono figuri
Già fluorescenti di marketing sicuri
Folle osannanti invocano un Messia
Da ritoccare poi in fotografia

Ammutoliti ricevono sferzate
Ammutoliti ricevono sferzate
E poi cervelli come ernie mal curate
E referendum tra loschi o disonesti

Ma la didattica incalza senza tregua
Docenti nomadi e vita spesa male
Ciechi incalliti che spiegano Matisse
Sordi alla nascita che suonano hard rock

Tra condottieri seduti dal barbiere
E impavidi guerrieri su Facebook,
Una natura giocosa, e buontempona,
È il paradigma della modernità

Martin ottobre 2016



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