Condiscendenza umana

Condiscendenza umana

17.12.2006

 

Tutto era entrare in una rete, poi pensare per uno: fai. Per il resto ti fanno. Un distributore dei vestiti diventa la questione dell’agio, ma in certi termini è molto trascurabile. Sempre le stesse cose non dirle poi, vedi tu se nella vita occorre studiare vermi, come potere umano per stare bene. Molto probabilmente ci fanno credere d’essere finiti o che la perfezione è quella; già cos’è la perfezione? Un’immagine come molte altre, presumo. Quindi era una questione di visibilità o, più che altro, un’associazione che manca in un vuoto. Dimmi, si può fare per tutti uno slogan come non avere una visione comune di un essere moderno? Per esser molto generali, beh, quindi sì, basta esserci, ma esiste il bisogno di una speranza, di un software che si installi e resti in background, tipo una sicurezza. Loro entrano con una scusa, poi invece vogliono eliminarci. Serve una grande iconografia del male di oggi; sarà tutta una questione di posizione, ma non solo. Occorre una mano, mi sembrano tutti spenti, come se le persone da vive si assomigliassero, come se non fosse vero che cosa conta. Per chi ha capito, è un futuro assicurato, ma che si deve il futuro che arriva oggi. Gli artisti dicono: colpa di quel maledetto freddo, vero? Ma di chi sono, dove sono, come sono fatto. Io lì li ho trovati. Dicono di dimenticare e proseguire; sono solo carcerati loro, i primi testimoni di bene. Gli altri… lascia stare queste gabbie. A oggi, solo la concretezza mi illumina gli occhi. Accendo una sigaretta. L’ostinazione fa parte del mio carattere. Ho avuto un momento d’improvviso smarrimento, come si dice. Ma, in altro modo, si può chiamare passaggio nella parte superiore di qualche anima dell’inferno. Ciò, per essere precisi, potrebbe arrivare da qualsiasi parte del mondo, come un bene creato dagli uomini poi nascosto. Il fatto è stato una trovata personale, un gioco molto pizzicante. Tante volte è preferibile restare davanti a una stufa senza fare niente.

Il mondo attorno a me è atrofizzato dal male. Non possiamo parlare con persone così terminate, secondo me in generale ma anche in qualsiasi istituzione non è stato capito. Si pensa ad altro, che sia un bene, la sorte, la fortuna, la disgrazia o non se ne parla per niente. È come trascurare una gallina dalle uova d’oro. Lasciamo stare, poi s’è possibile che la propria posizione personale a essere implicata. Sembra che le persone debbano subire o adeguare un trattamento, ma in realtà, tutto quel che ci succede, doveva succedere. Un dubbio: cos’era un passaggio di alcuni passaggi o un’opera intera. Esistono due parole per il vero: il bene e la persona, ma gli effetti appartenenti alle loro realtà si trovano in un momento. In quale punto si fa la storia, un male ne ruba i diritti d’autore, in una prima fase. Ma l’operazione può svolgersi anche al contrario. In un’altra fase, l’atto può svolgersi di continuo. Per chi non conosce il male, è un furto assicurato. Un male era un filmino che può essere anche una lobotomia. Anzi, avanti nel tempo, una persona vive e continua nonostante i maltrattamenti. A volte può diventare lei stessa una malattia, se non spiegata. Molte volte con un software visivo, un applicativo. La condizione che viviamo sarà una situazione statica, ferma, dato che proprio il bene è un software semplice. Si può stare per anni fermi a guardare, anche per tutta la vita. Tu non restarci, vedi dov’è messo in casa quell’oggetto accecante. È tutto sbagliato, ma, fino a quanto puoi, principalmente, tutto sbagliato non può essere. Tutto contiene la vita, la vita vive, si consuma. Anche senza stile, senza forma, fai qualcosa. Viene depositato talmente tanto falso, una montagna. Non si capisce cos’è successo, un niente. Era stata un’esplosione chiamata bene. Invece, trasformata in carenza statale per tutti. In verità ti dico: un male succede tutti i giorni a tutti, a quasi tutte le età. Ma nessuno dice niente, come se fosse normale. Come se fosse parte della storia.

Un male in qualche modo è una novità. Senz’altro, una malattia moderna di cui nessuno ha ancora parlato. Così sembra, ma a dire il vero, risulta esiste almeno dalla morte di Cristo. Tutto il resto è bene, anche quando senti dire il demonio, il diavolo, ecc. Quando siamo nati? Cosa mi sai dire sulla tua età? Questo sarà un tuo metro di conoscenza. Sembra che ho rinvenuto la verità occulta. In verità, era lo Stato odierno una realtà molto trascurata, a dispetto di tutti. Sembra che vi comandi un male addirittura! Fuggire dalle gabbie resterà il nostro motto. Mi conforto per questo, a volte ci vuole una forza enorme per spostare un peso. Mentre in bene è solo una questione di principi attivi. Chi percepisce sa che non può far a meno di non dare fastidio. Così come non capisco non come si fa ad accettare tutti i pesi, ma a non fare differenza tra di loro.

La lobotomia può essere anche una pausa, dato i grandi ponderi che oggi portiamo, bisogna essere sempre freschi. Accenditi al fuoco… e piangi di quel che ti hanno fatto! Apri gli occhi, guarda ovunque tu sia. Ma, pensa… si adorano ancora malattie negli esseri umani, come quella di voler superare il bene. In effetti, da dove vengono queste persone? Il bene è uguale a un male, un parassita adorato. A volte mi sembra d’esser veramente anormale, nel considerarmi fuori da questo discorso anche da solo. Ascolto un po’ di musica e fumo una sigaretta. Quanto è indistinto questo mondo. Non so come giustificare tutto questo. Sarà sempre colpa di un male, ma non lo sopporto proprio. Le giornate passano senza una chiusura, come dire una conclusione. In fondo, la vita è uccidi e passi avanti. Mah! Cos’era la vita, l’hai capito? Il senso preciso odierno, non era chiaro a nessuno. Quel che ‘l sogno è la propria vita che magari c’è stata rubata. Probabilmente, dovremmo riprendercela con l’evidenza, ma nessuno dichiara. Un male è un vuoto, una persona collegata con altre che formano una rete di vuoti, in tutto o da solo, l’anti-amore. Anche se pensa di esser un bene, nessuno lo ha già chiamato male. Ci ruba un insieme di pensieri o sogni. In realtà, non può farsene nulla, poi essendo un vuoto. Il pensiero non finisce fuori dalla mente e dal ricordo per perdersi nell’aria. Così è per le idee più fervide e capaci.

Umani nel futuro impareranno bene il male; ne faremo le basi per un nuovo mondo. Le migliorie saranno tante. Così sembra di esser presi ora per una persona piena di fantasia, invece era il futuro: oggi, domani o il mese prossimo, come la discussione della scomparsa prossima dell’essere umano, almeno prossimamente com’è inteso oggi.

Il tempo non esiste più, è diventato un'altra cosa. Ora non potremmo, ehm, possiamo vivere al cento per cento un bene. Non esiste la legge, come la colpa non è mia, ma neanche tua, mah. Com’è tenebroso il mondo, si può dire. La colpa sarà solo dell’orario? Come non era successo niente, se qui il resto è un’altra cosa. In futuro si dice se vivrai ancora, dato anche i tempi stimati di percorrenza del percorso, del tutto naturali si dice, ma truccati e con quante ingiurie. Una vita non era una cosa bella, da osservare a lungo, da contemplare. Ci sarebbe proprio da fuggire via, o vedere di trovare un riparo, ch’è meglio. Si è nel male, sarebbe la peggiore delle ipotesi, in cui una persona moderna si può trovare, magari senza nessuna speranza di vedere bene, si continua a fare quel che stava facendo, come si può convincere a dichiarare qualcosa che si dice inconosciuta e poi in fondo tutti seguono. Da soli in quel bellissimo filmato che ‘l mondo… è una stanza bellissima la nostra, o sono io molto educato all’educazione, la verità sarà un’altra: lei esiste come un chilo di mele.

Qui ci freddano le oltranze che portiamo il giorno, sono talmente tante che nel tempo faccio fatica a riconoscermi, ah! Sì, questo sono io, un po’ ingrassato, ma vedo come rimediare. Di quanti strumenti uno vuol creare è il giorno d’oggi. Basta pensare che non è affare nostro tutto quel disastro, com’è perfetto questo computer, fumo un’altra sigaretta... già, non è mai stato presto, ma adesso è tardi. Non contano le ustioni dell’aria, basta guardare il governo nel passato, almeno si riempie lo spazio per non piangere.

Attento, esiste qualcosa di nascosto che non hai scoperto: non sono io quello, sei tu, più quanti dubbi, forse vogliono anche a te! Ecco per me queste carceri sono umane, cioè uomini addosso o, meglio, parassiti, uomini parassiti, vestiti addosso a noi, carcerandoci il corpo, facendolo eseguire cosa vogliono. Ti starei per dire un segreto, ma credo per ognuno è meglio scoprirla da sé, la luce. Una lotta non è pace, ci hanno imbrogliato con quell’argomento, siamo e non siamo, per questo siamo. Tutti nemici loro, non è vero, esiste quello buono e quello cattivo, l’amico e quello no.

Il mondo è diverso, risolto, diviso o io sono arrivato, cosa è bene sa di esserlo per ch’è rimasto solo contro il male. Non ci sono diversi punti di vista, non esiste conoscenza, ma né tanto meno coscienza comune in male. Un capitolo importante invece è la dichiarazione di posizione, ma non sociale. Al giorno d’oggi ancora false differenze di peso, i soldi ancora funzionano; con più soldi si può diventare talmente leggeri, quasi più di belli. Invece era una posizione globale totale di tutta la nazione o del mondo, livelli personali di agio costituiti o potere governante, quando si dice una cosa è quella, diventa quella, così per quei discorsi d’indagine interna. Basta solo questo per un ergastolo. Denunceremo quando si potrà uno smacco tra i tanti ricevuti da un male. Per questo sento che se non mi muovo sto male, se mi muovo, mi vogliono terminare, meglio andare incontro alla morte allora, dato anche le prospettive o serve aspettare ancora, non so. Cominciamo con le cose semplici, non solo la nebbia e le botte.

Uno Stato era niente sul secolo moderno, su noi nessuna legge attiva. Sono andato a chiedere pensano di uno zombie, cioè abituale del male, senza speranza, senza verso, solo uno uguale a un falso fascista per intenditori. Qui non vedo con i miei rispetti nemmeno i confini delle case, le migliorie sono state fatte, abbiamo lasciato la proprietà comune per vivere meglio, di un villaggio del duemila e cinque cento a.C., non oggi che resta in un villaggio globale, un rigetto… ci rubano duemila anni, la vita di Gesù. Così vivremo meglio, sì meglio… penso ora andrò a dormire, tanto qui non ruba niente nessuno, domani sarà uguale a oggi, fino alla fine naturale di tutti i mali della Terra.

Un male passa tanto tempo a farci immaginare il contrario di quel che siamo. Per un breve periodo ho pensato davvero di essere noi un male. Penso a tante cose il giorno, penso che quel mostro esiste, ma non è possibile legalmente; dato che lo incontri anche tu, non prenderlo in considerazione, anche perché poi sarà solo fantasia o un incubo. Una soluzione sarà fare una guerra completa a lui, diventando profondi conoscitori del suo male ma, anche battendolo di gran lunga.

Il mondo è al contrario, ma tutto è al suo posto secondo la volontà legale. A volte mi sembra solo una realizzazione di cosa abbiamo in mente, un sogno reale, oppure come ti svegli è finito. Ma forse si tratta di un pianeta dove un bene era vietato; anche questo non può essere trascurato. Insomma, non sopporto il fascismo, l’unica vera piaga sia mai esistita per i puristi di questo discorso. Quanto è grande questo problema alla fine è sempre quello, assomiglia a un falso fascismo, quella moda dell’apparire sbagliati, quella ostinazione che ferma il pensiero, strozza le menti, uccide il sentimento. Il silenzio è una risorsa tanto deturpata quanto confusa con il nero. Occorre sempre picchettare per bene, se cerchi sappi non ci sono errori, un bene è una perfezione, non una vedova allegra.

In generale una costruzione matematica, un rapporto tra nature reali dalle quali si può trarre la soluzione del suo comportamento, senza errori come il modo di fare di una macchina. Una volta usciti dal male si respira, tutti credono di percorrere un percorso di lotta contro il male, di stare con le persone giuste, di fare per fare e di esser sempre pieni. La realtà era un sogno, non credo; più che altro sia una paranoia. Odio dover discutere con delle persone falsamente umane, anzi zombie ma veri, non figurati per quel che si può intendere. Quindi era un tempio con due colonne poi un arco sopra che invece era un grande progetto. In passato sono stati creati dei tempi molto complessi. Una macchina si ferma poi riparte, ma c’è troppo disinteresse, troppa auto-flagellazione non in giro come si vuol far credere, ma al governo, alla testa.

Le risorse non esistono se non esiste un’unione. Il bello è solo una costruzione coraggiosa di quel che pensi. Tutto si basa sul coraggio, mai su un’offesa assunta poi sul coraggio. Avere qualcosa significa anche averla avuta in passato, ma sopra tutto possederla nel presente. Tutti siamo esseri perfetti tranne il male. Questo sarà un altro punto di cui si discuterà tanto in futuro, come è di oggi tutto questo tempo, e sembra non ci sia tanta voglia di fissare dei punti fermi pubblici su cui muovere delle idee. Quindi mi lascio a un completo studio delle nature così create, dei loro movimenti, ma in quanto sono per vivere in pace con me stesso, gli altri e proseguire.

Oggi il dio della cecità sembra vada per la migliore. Sono un po’ stanco, poi significa anche ferito a morte, ma il mio interno si rigenera stanotte nel sonno… da quanto dura questa storia, lasciamo stare. Ringrazio HP di avermi restituito questo computer sano dall’assistenza, mi sarà molto utile. Il male deve essere evitato in tutto, esiste un modo per farsi del bene sfruttandolo magari. Così una cosa è indicibile se ammetti che esiste. La sottomissione al male poi non la sopporto proprio. Mi risulta una posizione di negligenza e per lo Stato una faccenda non risolta. Come quando si rilassano i nervi succede che rimangono fermi, incastrati, incarcerati. La vita è ben altro, non pensarci è utopico, il discorso reale di quel che ci manca. Il pensiero che in fondo ci siamo, esistiamo; un giorno di sicuro verremo riscattati per cosa siamo, come succede a tutti. Nessun tempo è perduto in quanto il cervello per respirare lo assimila; anzi, tu sei un suo componente, ricordati di ricercare un bene, esiste da qualche parte nel mondo già da come si presenta un malsano. Il mondo non è malvagio, ma nel mondo esiste il male adesso, oggi. È come una cattiva reputazione per un bene. Ora mi occupo di altro, questo non è altro che un gioco, l’uomo ha creato per esser ricordato.

Cosa capire del mondo era non solo ch’esistito. Forse d’esser strano o di fuggire, andare via. Quel che ci manca è solo cosa ci hanno rubato, non si può dire? Forse la scoperta è come l’espressione: di certo l’amore è segreto, il carcere non è una palestra, non fraintendere bisogna esser uomini o donne di mondo per resistere a questo o a un altro mondo. Tutto duplicato non è vero, quest’aria malata, questa luce male? Beh, anche se una cosa un po’ cruda va bene essendo l’unica legge. Poi ho capito perché nessuno denuncia, non esiste dover farlo. Girare una moneta ha sempre lo stesso valore, i sogni di libertà non sono stati lasciati, ma incappucciati. Mentre quante botte si sono presentate, colpa loro, noi non siamo solo in alcuni momenti. L’errore sarebbe non mangiare quando si ha fame, ma se non si mangia si muore di fame, quindi come si risolve non hai fame, non cerchi da mangiare altrimenti non hai uno stomaco, senza gli occhi, senza nessun senso… quindi si soffre anche inutilmente tutti quanti dei motivi senza aver un perché reale. Oppure non si può parlare! Invece sembra che vogliono eliminarci tutti… sono inutili non si trova una fonte, si vede che non era possibile lì.



Articoli correlati

Per ch’è sempre

Per ch’è sempre

Osserva il Danzar dei Sogni Eclissati

Osserva il Danzar dei Sogni Eclissati

Te lo colorerei

Te lo colorerei

Codici Enigmatici, Equilibri Oscillanti

Codici Enigmatici, Equilibri Oscillanti

Mercurio, io e tu

Mercurio, io e tu

Il Potere delle Parole

Il Potere delle Parole

Sino Polis

Sino Polis

Dialoghi sull'Umanità

Dialoghi sull'Umanità

Spettri del Passato: Memorie Intramontabili

Spettri del Passato: Memorie Intramontabili

Le parole che non si possono usare

Le parole che non si possono usare

Riflessioni Temporali

Riflessioni Temporali

I sogni, il tempo

I sogni, il tempo

Esplorando Il Mondo  Intorno a Noi

Esplorando Il Mondo Intorno a Noi

Io ho molte credenze

Io ho molte credenze

Riflessioni Iniziali

Riflessioni Iniziali

Pillole di pensiero:

"Si continua distrutti e stanchi per questa normalità, perché si accende o perché si spegne, non hai più le congiunzioni alle parole, ai legamenti o hai paura? Quella parete in realtà può caderti addosso o sarà già crollata."

Esplora:

Home

Sed Etiam

Invia a Sed Etiam

Lettere

Diari

E-Book gratis

Autore

Foto recenti:

Traduci Sito: