Osserva il Danzar dei Sogni Eclissati

Osserva il Danzar dei Sogni Eclissati

È settembre dieci, solo il suono del telefono rotto, solo questioni dell'inconcepibile... Non credere che il male sia uniforme ovunque, è inutile aprire una parentesi che può portare all'incertezza, chi dice in questa dimora del bene, perché parlavi del male? Tu non lo volevi fare, e tutto diventa una costante imbarazzante, sono sempre le stesse persone. Io da un lato, tu dall'altro, non si sapeva che fosse solo un'appartenenza nella vita, non si era imparato che la parola "vita" si riferisce alla questione primaria dell'aria intrappolata nel corpo.
Cos'è censurato oggi? Ad esempio, puoi dirmi cosa aspettarmi? Mentre le stesse posizioni sul terreno del male continuano a emergere, sembra che io sia tu e viceversa, quante cose non vengono dette oggi o cose simili. Ora o in seguito percepirai il futuro che è ora, in altre parole, cosa sarà contiguo a un discorso reale, moderno, elettronico, informatico, software... guarda un orologio e comprenderai, la famosa tua interruzione sociale si fa facile qui, è dove ti trovi, ok, non interromperti... in effetti, i dubbi sui soldi, l'auto, l'esistenza del male saranno reali, il mare di domani e chi siamo, ma davvero. 

Ti ricordi cosa volevi dire... sembra che tutto sia già risolto, a volte non c'è bisogno di fare o dire nulla, esistere, esisti! E quante innumerevoli cose non sono state fatte, vuoi vivere in America, torna a casa per favore. Temi quotidiani, persone ancora molto turbate, "molto" è un aggettivo, quei virus umani saranno affari tuoi. Sarà o non sarà, cari... le disfunzioni o le corna, in siciliano, non sono riconosciute tra i viventi, certo, è meglio attaccare i superstiti del pianeta.

Hai visto lo Stato oggi, divoratore di energia, chi sembra un folle. La forza bruta di chi non sapeva è diventata un omicidio reale, perfino di un avvocato, anche se un po' distratto e freddo. Il quotidiano chi o cosa continua, continua. Era la fine, ma sarà diventata passato, ora ricomincia, ma sembra che niente sia stato risolto. Si crede fortemente che cosa sia il potere o cosa sia il dolore, ma era il futuro invece del passato. Uno Stato presente spento rimane una tragedia, un dramma, un istituto in cui il giorno non dovrebbe essere.

I nostri silenzi o i mali di oggi, scoprivamo i nostri peccati un giorno. Ora cosa è diventato il cielo. I fiori si appassiranno anche quest'anno, perché non ero io, non eri tu, ma la nostra epoca che traccia una freccia. Continua, vedrai un grande muro davanti, ora ritorna dove eri prima, dove scapperanno i sovrani di oggi, se non in una piccola tasca... quel muro non era immaginario per tutti, ma leggendo i giornali e sfogliando il nulla organizzato, sembrerà necessario somigliare al vuoto o imparare a digerire il fascismo.

Riposati dove la neve non esiste, che dolce domenica. Vado a capo per trasmettere il significato del momento, tra i tanti che quest'anno o questo fine settimana rappresenta, in questa bella e graziosa domenica, contro il falso fascista, annientando il dire chi non osiamo nominare, inizia come una benedizione anche contro chi potrebbe essere un po' assassino. Cari, una volta vivevamo... per affrontare il futuro o per precedere chissà cosa volevamo.

La nebbia non veniva nemmeno considerata, ma tutte le persone erano e sono qui, o non ci sono altrove a casa loro, presenti in economia, in un'interiorità esistenziale. Tu ti senti parte di una classe gentile o una pianta verde... sembra essere un processo di auto-eliminazione anche dei giorni, o una delle più grandi rivoluzioni sociali nascoste, sembra che l'aria, dopo un'interruzione, diventi come un bug, ma la poesia ingannevole è solo silenzio.

Il denaro come il sangue deve raggiungerci, ed è terribile vedere come le persone scivolino lentamente verso il basso, altre espressioni ci sorridono, e poi vanno giù, nel profondo di ognuno di noi, o nei loro silenzi, guarda come muoiono i mali di chi non voleva parlare, il vuoto o il nulla nei loro occhi, dove sono gli altri, la civiltà, le loro occupazioni parsimoniose, ora sono soli e piangono, mah, dico che la verità brilla intensamente di giorno, la scorsa settimana al lavoro, il sangue insieme ai soldi, la benzina.

Qual è il vero tema di oggi? Il vuoto! Il semaforo è rosso... ah, il mio semaforo ma guarda, forse indicava il tuo rosso o il telefono ancora guasto l'anno scorso... hai fame, il capo non parla degli stati d'animo, vedo molti dubbi già risolti davanti a me, ma la tua anima bionica nessuno ne parla. 



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