Di cedri e mandorle

Di cedri e mandorle

Quando ti perdi a piedi nudi
tra nebbie di perle e brezze
volgi lo sguardo sulla mia pelle.
Grembo che da giovane fanciulla
hai ricamato con lingua celestiale
con labbra fecondi e sacri spasmi.

M’assaporerai con lacrime negli occhi
con sanguinanti labbra di madonna
e sarà giorno e sera e notte
all’unisono dolcemente.

Concedimi un ventaglio ed aria fresca
Un grappolo di saporiti fragole un succo
di cedri e mandorle.

E sarà all’orizzonte per non morire
giorno e sera e notte e palpiti a precipizio.


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