Erasmo da Rotterdam (1466/1469-1536) è stato un umanista, filosofo, teologo e scrittore olandese. È stato uno dei più importanti intellettuali europei del Rinascimento e uno dei padri dell'umanesimo cristiano.
Erasmo nacque a Rotterdam, nei Paesi Bassi, da una famiglia di modesti commercianti. Ricevette una buona educazione umanistica in Belgio e in Francia, dove studiò latino, greco e filosofia. Nel 1492, divenne sacerdote cattolico, ma non seguì mai i dogmi e le dottrine della Chiesa in modo acritico.
Nel 1499, pubblicò il suo primo lavoro importante, il "De Copia", un trattato sull'arte della scrittura che ebbe un grande successo in tutta Europa. Nel 1500, incontrò il grande umanista italiano Giovanni Pico della Mirandola, che lo influenzò profondamente. Nel 1506, divenne professore di greco presso l'Università di Cambridge in Inghilterra, dove incontrò il futuro re Enrico VIII.
Nel 1516, Erasmo pubblicò la sua opera più famosa, il "Novum Testamentum", una nuova traduzione del Nuovo Testamento in latino, basata sui manoscritti originali. Questa traduzione ebbe un grande impatto sulla teologia cristiana dell'epoca e fu molto importante per la Riforma protestante.
Erasmo fu un critico acuto della Chiesa cattolica e della sua corruzione. La sua opera più famosa in questo senso è il "Elogio della follia", pubblicato nel 1511, in cui la Follia, personificata, prende in giro la società dell'epoca e la Chiesa in particolare. Nonostante ciò, Erasmo rimase un cattolico convinto per tutta la vita e cercò di riformare la Chiesa dall'interno.
Erasmo morì nel 1536 a Basilea, in Svizzera. La sua opera influenzò molti intellettuali e pensatori successivi, tra cui Martin Lutero, Thomas More e William Shakespeare. Oggi, Erasmo è considerato uno dei grandi intellettuali europei del Rinascimento e un simbolo dell'umanesimo cristiano.
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