Mi vedo in quegli spazi
dove consegnavo il cuore.
Il petto le mani color d’ambra
Dove risiedono ora quei giacigli
e quei cuscini ricamati dal tuo seno
delle tue poesie l’intatta verginità
Muto ritorno alla panchina
dove cheto m’addormento
silente solitario
al pari d’un’aquila reale
in doppiopetto.