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Di cedri e mandorle

Di cedri e mandorle

Quando ti perdi a piedi nudi
tra nebbie di perle e brezze
volgi lo sguardo sulla mia pelle.
Grembo che da giovane fanciulla
hai ricamato con lingua celestiale
con labbra fecondi e sacri spasmi.

M’assaporerai con lacrime negli occhi
con sanguinanti labbra di madonna
e sarà giorno e sera e notte
all’unisono dolcemente.

Concedimi un ventaglio ed aria fresca
Un grappolo di saporiti fragole un succo
di cedri e mandorle.

E sarà all’orizzonte per non morire
giorno e sera e notte e palpiti a precipizio.



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"Classico, c’è un mondo di persone che non capirà oggi, l’argomento resta chiuso, il mondo pulsa o il tuo palpito, i tuoi battiti. Il retro progresso… e tu cosa vorresti fare? Oggi tu le persone non le capirai. Il resto della realtà… sai diventa difficile, bisogna sempre fare un discorso."

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