Più in alto 
tendiamo portare ogni muto
desiderio perché s’avveri; ma
alle apparenze in coda il male
l’anima accora e la paura
accresce la certezza dell’essere
deboli: la luce si fa terrore
e tenebra la penombra 
dimentichi che la terra è madre, 
il cielo è madre, madre 
il mare e non una d’esse, 
anche ad una creatura sola, 
giammai negò il suo seno. 
Fiumane interminabili 
si tengono per mano
e il mondo si rinfranca;
immacolati i cuori, 
fratelli nel bene,
s’aprono ai pascoli celesti 
e semi e piante ed esseri 
viventi uniti cantano 
la gioia d’esistere; tracimano
argini, nell’aria esplode
d’Iddio la voce; anche tu ne godi 
e finanche il pianto si fa gioia.
Noi incoraggiati e liberi 
così in alto reggiamo i fianchi.
	Uccelli senz’ali
	
					
				Giuseppe Ambrosecchia	
		
		
		
		
		
		
	
			
		
				
			
		
		
			
		
		
			
	
	Pillole di pensiero
"Classico, c’è un mondo di persone che non capirà oggi, l’argomento resta chiuso, il mondo pulsa o il tuo palpito, i tuoi battiti. Il retro progresso… e tu cosa vorresti fare? Oggi tu le persone non le capirai. Il resto della realtà… sai diventa difficile, bisogna sempre fare un discorso."
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