Chissà quale percorso ha fatto!
Improvvisamente, all'occhio
che l’osserva,
si affaccia il lombrico all'amo
di una canna che, ragazzo,
sacrificavo per la pesca
di un cave done nel lago.
In una stanza in penombra
esploratori in camice gelano ogni speranza;
meglio abbandonarsi alle loro cure
che negarsi a loro: negli scontri,
i titani si battono tra di loro,
vivono e muoiono come ogni altra specie
e a nessuno sfuggire è dato.
Non avere animosità, figlio mio,
giacché ciò che devi sapere
più importante è del dire o fare
e soltanto nella pace
ogni cosa trova la sua ragione
mentre l’esistenza apprende
che il male sarà sconfitto
sia da una strenua lotta
sia se ti abbandonerai ad esso.
Tu avrai nell'ardimentoso vivere
il sapore dolce montato da mani d’angelo
ed in fine il sorriso di un Dio in attesa
s’è giunta l’ora della tua sconfitta:
dall'aldilà, Irena cerca ancora
genitori e parenti
di chi sottrasse al male
e da chi proprio da lei furono battuti;
con le borse piene, mio caro,
rendiconta l’opera e quanto,
in cambio dell’odio,
offrì al Dio di tutti.
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L’elisir della vita
Giuseppe Ambrosecchia