Arthur Schopenhauer

03 Ottobre 2023 Visite: 231

Arthur Schopenhauer è stato un filosofo tedesco nato il 22 febbraio 1788 a Danzica, nella Prussia occidentale. Schopenhauer era figlio di un commerciante di successo, e la sua educazione iniziale fu affidata a tutori privati, che gli diedero una solida formazione in latino, greco, francese, inglese e italiano. Schopenhauer si iscrisse alla facoltà di medicina all'Università di Gottinga, ma presto abbandonò gli studi per dedicarsi alla filosofia.

Dopo alcuni anni di studio indipendente, Schopenhauer pubblicò la sua opera principale, "Il mondo come volontà e rappresentazione", nel 1818. L'opera fu inizialmente ignorata dalla critica, ma nel corso degli anni successivi Schopenhauer acquisì una crescente reputazione come filosofo. Nel 1836 ottenne la cattedra di filosofia all'Università di Berlino, ma la sua carriera accademica fu segnata dalla sua mancanza di rispetto per le convenzioni accademiche e per i suoi colleghi.

La filosofia di Schopenhauer si basa sulla nozione che l'essenza del mondo è la volontà, una forza cieca e irrazionale che si manifesta attraverso la natura e attraverso l'essere umano. Questa volontà è una fonte di sofferenza e insoddisfazione, e Schopenhauer ha suggerito che l'unico modo per superarla è attraverso la contemplazione estetica e l'ascetismo.

Schopenhauer ha influenzato molti filosofi successivi, tra cui Friedrich Nietzsche, Martin Heidegger e Ludwig Wittgenstein. La sua teoria della volontà come forza primaria del mondo è stata considerata una prefigurazione della psicologia dell'inconscio di Sigmund Freud, mentre la sua attenzione alla natura umana come fonte di sofferenza ha influenzato la psicologia umanistica del XX secolo.

Schopenhauer morì il 21 settembre 1860 a Francoforte, in Germania, e fu sepolto nel cimitero della città. La sua opera continua ad essere studiata e apprezzata per la sua profondità filosofica e la sua comprensione della natura umana.